Obesità: Generalità

L’Obesità è una condizione morbosa multifattoriale caratterizzata da un grave eccesso corporeo di tessuto adiposo, dovuto a un bilancio energetico positivo, che può insorgere in persone di ogni età, sesso, razza e può determinare effetti importanti, a volte devastanti, sulla qualità di vita e sulla sua durata.
L’Obesità viene generalmente classificata sulla base del BMI o IMC (Body Mass Index o Indice di Massa Corporea).

Quando valore del BMI supera 40, l’obesità si configura come malattia a sé stante, cronica e recidivante, i cui caratteri patologici sono legati all’esaurimento della capacità di compenso di diversi organi e apparati, responsabili delle patologie correlate. Ma anche la preponderante localizzazione del grasso è importante, perché la cosiddetta “sindrome metabolica” è molto più frequente nei soggetti con obesità centrale, detta anche androide.

La sindrome metabolica è un insieme di sintomi (manifestazioni), quali ipertensione arteriosa, diabete mellito tipo II, ipercolesterolemia, che compaiono insieme o disgiunti, in modo più o meno grave, a volte già con il sovrappeso (ove l’eccesso di tessuto adiposo è moderato, ma che può evolvere verso l’obesità) perché sono mediati dalla “insulino-resistenza”. La sindrome metabolica è responsabile dell’aumentato rischio cardio e cerebro-vascolare e viene diagnosticata con controlli clinici e laboratoristici.
Le cause dell’obesità sono molteplici: su una base di possibile predisposizione genetica (riconoscibile nel 50-90% dei casi) intervengono fattori endogeni (sostanzialmente psicologico-comportamentali) e, in modo molto incisivo, esogeni (cosiddetto ambiente “obesogenico”).

L’Obesità è diffusa in tutto il mondo, non solo nei paesi industrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo e i dati forniti dall’OMS nel 2016 indicano una vera e propria epidemia globale: il 39% (circa 2 miliardi) della popolazione adulta mondiale è in sovrappeso e il 13% (oltre mezzo miliardo) affetta da obesità.
Secondo uno studio recente dell’ISS, in Italia il 31,7% della popolazione adulta risulta in sovrappeso e il 10,5% obesa: solo nella Regione Emilia-Romagna viene stimato che in l’Obesità coinvolga oltre 340.000 persone, di cui almeno il 25% con Obesità Patologica.

L’Obesità predispone, e spesso si associa, a numerose patologie: METABOLICHE (diabete tipo II, ipercolesterolemia, steatosi epatica, colelitiasi, ecc.), CARDIO-VASCOLARI (ipertensione, ischemia cronica, cardiomiopatia dilatativa, ecc.), RESPIRATORIE (apnee notturne, deficit restrittivo), NEOPLASTICHE (prostata, mammella, endometrio, esofago, colon), SESSUALI (impotenza, infertilità, ovaio policistico), GESTAZIONALI (eclampsia, aborto), PSICHIATRICHE (depressione), DA CARICO (artrosi).
Il controllo del peso corporeo comporta un netto miglioramento o addirittura la scomparsa delle patologie associate (per esempio il diabete, le apnee, ecc.), una maggiore aspettativa ed una migliore qualità della vita dell’individuo riducendo, inoltre, gli esorbitanti costi sociali, diretti ed indiretti, dell’obesità e delle malattie ad essa correlate.

La Chirurgia Bariatrica (o Chirurgia dell’Obesità) introdotta in Italia verso la metà degli anni ’70, nel tempo si è affermata diventando una realtà ampiamente consolidata e condivisa nel mondo scientifico, perché si è dimostrata in grado di determinare un notevole calo ponderale e, soprattutto, di mantenerlo per un lunghissimo periodo di tempo, se non per tutta la vita.
L’esperienza di questi anni ha dimostrato anche che risultati positivi nel trattamento di una malattia multifattoriale come l’Obesità si ottengono se si attua una sinergica azione terapeutica multi-professionale (Chirurgo Bariatra, Dietista/Dietologo, Psicologo/Psichiatra), che va supportata con una corretta informazione al fine di rendere la popolazione consapevole della problematica e delle possibili soluzioni.